La copertura di questo edificio, in legno lamellare con più di cento travi, forma un disegno geometrico complesso, partendo da un modello informatico tridimensionale. Moretti Interholz ha sviluppato il progetto costruttivo che ha assecondato puntualmente l’ipotesi progettuale.
“L’origine dell’edificio è stata dettata da due fattori: il luogo e la persona. Luogo: l’orizzonte, la profondità di campo, la presenza frammentata del tessuto urbano, il silenzio, sono i primi elementi che hanno guidato il progetto. La Persona: la conoscenza di chi utilizza quel luogo trasformato. Da qui il tema dell’accoglienza. In particolare è stato identificato come elemento importante per esprimere che tutti sono accolti. Dall’atrio, punto di incontro per tutti i bambini e per chi insegna, si diramano i percorsi che conducono ai diversi ambienti e che raccontano di un ordine che diventa ossatura dell’edificio”.
ITIStudio
Scuola L’Aurora Bachelet: PROGETTO
L’edificio si sviluppa in due corpi di fabbrica distinti, destinati ai diversi cicli scolastici, scuola elementare e scuola media, che prendono forma da una base comune costituita dal volume dell’atrio e dagli spazi destinati alle attività amministrative. Da questa base, che ha l’atrio come perno, si estendono gli ambiti destinati all’attività didattica e formano i due corpi di fabbrica. Esiste un doppio legame fra i due luoghi: un primo legame visivo costante fra le due scuole e l’atrio, ed un legame stretto sia visivo sia tangibile fra interno ed esterno, fra aule e giardino, fra il luogo e il costruito. In particolare l’aula è concepita come un luogo intimo, il punto di arrivo privilegiato dei percorsi, il “nido” da cui si ha la percezione di far parte di un tutto. Tutti gli spazi interni ed esterni, compresi i luoghi di passaggio, sono stati concepiti e realizzati come ambiti vitali che raccontano della storia e dell’esperienza di chi li abita. Ad esempio l’atrio non vuole essere un volume che si vuota al suono della campanella o un semplice transito, ma in quanto fulcro della scuola aspira all’elezione a luogo che esprima l’identità della scuola stessa, uno spazio espositivo ad esempio, un luogo in cui il bambino si riconosca come protagonista e il visitatore possa intuire l’essenza della realtà che sta per incontrare.
Anche l’aula è concepita come un contenitore di esperienza personale, attraverso gli allestimenti studiati in base alle diverse utenze, al trattamento della luce naturale, alle possibilità di disposizione dei banchi. Come esempio, le aule della primaria che affacciano sul giardino (1a e 2a) avranno uno spazio esterno dedicato, un legame con la terra utile all’esperienza didattica dei più piccoli.
La galleria di accesso alle aule, a due altezze, suscita scorci visivi verso l’esterno e sull’interno della struttura: non è un percorso, è un’estensione dell’aula stessa, è un luogo, una piazza, che sta ad indicare che la vita comincia ad uscire dall’aula-nido per abbracciare il mondo.
Le aule didattiche sono rivolte a Sud. Le facciate sono caratterizzate da ampi serramenti opportunamente schermati dal sole. Il fronte è scansionato attraverso montanti in alluminio che modulano la facciata attraverso una distribuzione di frangisole in lamiere stirate in alluminio anodizzato naturale, che vogliono richiamare la funzione delle foglie degli alberi. Le “foglie” oltre a proteggere le aule dall’irraggiamento, assolvono anche la funzione di diminuire il carico termico dell’edificio. La pala frangisole, progettata appositamente per questo edificio, garantisce un ombreggiamento idoneo all’interno dell’aula senza impedire la visuale completa, anche attraverso le pale frangisole.
L’obiettivo perseguito, rispetto al luogo in cui è edificato il complesso, è innanzitutto il dialogo con lo spazio rurale, attraverso la relazione degli elementi presenti in natura: cielo, vegetazione, materiali locali e naturali; utilizza una scala ampia a suggestione dei grandi spazi della campagna come grandi visuali, coni ottici proiettati sul paesaggio e corpi di fabbrica permeabili che privilegiano l’orizzontalità piuttosto che lo sviluppo in altezza. A questo scopo la struttura è stata generata attraverso la definizione di viste e visuali da conservare.
Ogni scuola, elementari e medie, ha il suo giardino dedicato, funzionale alle attività didattiche.
MATERIALI
Particolare attenzione è stata data alla scelta dei materiali che compongono l’edifico.
Si è voluto trasmettere la “consistenza” della forma lasciando in evidenza sia la struttura che le superfici. Forma e materia diventano elementi di comunicazione ed educazione dei fruitori della struttura. Citando una frase di Giò Ponti che parla dei materiali da costruzione: “…strutture modellate secondo le linee di forza, superfici autoportanti: crea strutture organiche, crea forme vere; con esso la struttura si identifica nell’architettura: lasciarlo come viene togliendo le casseforme” (Amate l’architettura, 1957). Questo ha portato ad avere alcuni solai in cemento a vista, le struttura delle gallerie e dell’atrio in legno, le scale in ferro.
Particolare impegno è stato dedicato alla progettazione e realizzazione della struttura in legno.
Abbiamo cercato un interlocutore che accettasse la sfida di realizzare una copertura in legno con più di cento travi con forma e sviluppo, un disegno geometrico complesso e una velocità di cantiere notevole. Partendo da un modello informatico tridimensionale è stato quindi proposto alla società Moretti Interholz la sfida, sviluppando un progetto costruttivo che ha assecondato puntualmente l’ipotesi progettuale. Anche i tempi di realizzazione in cantiere non hanno deluso le aspettative.
IMPIANTI ED EFFICIENZA ENERGETICA
L’aspetto energetico ha avuto la sua importanza a livello progettuale e costruttivo: l’obiettivo raggiunto è un edificio che produce energia sfruttando le risorse che la natura mette a disposizione: sole e acqua di falda. Gli impianti tecnologici previsti per la scuola sono stati scelti al fine di garantire il contenimento dei consumi energetici, ridurre gli effetti ambientali (inquinamento atmosferico, visivo e acustico) e soddisfare i requisiti di durabilità e manutenzionabilità dei componenti impiantistici.
L’ edificio, con una classe energetica A con EPh 4,92 kW/m³a e con emissioni di Co² in atmosfera pari a 0,98 kg/ m³a.
L’edificio è dotato di un sistema domotico per la gestione dell’impianto di illuminazione mediante il quale si possono programmare degli scenari di luce tipici per i vari ambienti.
Autonomia di produzione elettrica mediante pannelli fotovoltaici collocati in copertura con potenza installata di 180 kWp che consente una produzione annua di 200’000 kW/h. Soddisfatto il bisogno dell’edifico si ha un surplus di 120’000 kW/h annui.
La climatizzazione degli ambienti interni avviene con acqua di falda. Il fluido termo frigorifero per l’alimentazione dell’impianto di condizionamento della scuola è prodotto mediante n. 2 pompe di calore condensate con acqua di pozzo. Le pompe di calore hanno ciascuna potenza termica pari a 275 kW e potenza frigorifera pari a 260 kW. Portata acqua di prelievo massima da pozzo : 88 mc/h.
Scuola L’Aurora Bachelet: DATI
Progettazione e DL architettonica: ITI Studio – Arch. Tobia Marcotti, Arch. Filippo Resteghini, Arch. Chiara Mazzotti, Arch. Bruno Marcotti, Arch. Mariarita Lombardo, Arch. Mario Castelli
Progettazione e DL Strutturale: STRUCTURAMA SRL – Ing. Massimiliano Vernaleone
Collaboratori: Ing. Luca Negri, geom. Fabio Raimondi, geom. Andrea Ripamonti
Progettazione e DL Impianti: Ebner Associates Italia
Committente: Coop. Sociale L’Aurora Bachelet
Periodo Costruzione: luglio 2011 – Settembre 2012
Superficie costruita: Scuola: 8200 mq – Giardini: 8700 mq – Parcheggi interrati: 3100 mq
Consistenza: 35 aule cablate in rete interna, con climatizzazione ecologica e proiettori multimediali integrate. Aule per percorsi personalizzati. Laboratori per discipline curriculari (linguistico, scientifico, artistico, musicale, informatico/multimediale), Palestra, auditorium, bar, giardini, mensa, parcheggi interrati per il personale e per gli utenti, Magazzini ed archivi.
Tutte le immagini per gentile concessione di ITI Studio
Copyright: ITI Studio