Terme di Punta Marina, Ravenna

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Architettura in legno | Moretti Interholz ha dato vita al telaio strutturale dell’edificio con una teoria di montanti in legno lamellare incastrati al piede con accio inox.

CREDITS
Committente: Soc. Terme di Punta Marina
Sub committenza: CMR
Destinazione d’uso:
resort e centro termale
Superficie coperta: 1.700 m2
Progetto architettonico: Arch. Claudio Baldiserri e Ing. Salvatore Ferraro (studio Teprin Associati)
Progetto e realizzazione struttura in legno lamellare:
Moretti Interholz in collaborazione con Geom. Andrea Cesellato

Il legno è il materiale ideale per la realizzazione di edifici dove l’immagine di naturalezza si unisce ad una vocazione wellness, nei quali la tradizione elioterapica sposa i trattamenti di salute e bellezza più di tendenza. Un esempio sono gli edifici che formano il Beach Resort Terme a Punta Marina Terme di Ravenna. Il legno domina sia gli esterni sia le coperture. L’obiettivo estetico di questo progetto è ricreare l’immagine delle località balneari nordeuropee della belle époque. Ecco quindi le pareti esterne tutte in legno dipinto di bianco, con sviluppo delle linee in orizzontale, similmente a quanto avviene per gli scafi delle barche, che raccolgono la luce e si stagliano nel blu del cielo. A questi fanno da contrappunto le coperture in legno lamellare degli interni, dalle zone umide, alle hall, alle camere, per creare un’atmosfera calda ed accogliente, orientata alla naturalità e percettivamente di pregio.

La struttura si articola in 5 corpi che soddisfano le funzioni principali del complesso cui sono destinati. In ordine di costruzione sono state realizzate: piscina termale, bar e servizi, palazzina beauty, palazzina ambulatori, albergo. Mentre i primi due corpi sono realizzati mediante strutture intelaiate monopiano, gli altri seguono il medesimo sistema statico con sviluppo a due piani. Per tutti gli edifici, la controventatura nel piano delle pareti è ottenuta mediante diagonali in acciaio inserite nel pacchetto di tamponamento, mentre quella nel piano perpendicolare è realizzata incastrando i pilastri al piede. La distribuzione delle azioni di piano è assicurata dalla realizzazione di solai rigidi, ottenuti applicando all’estradosso delle travi pannelli in fibra di legno adeguatamente ancorati.

I tamponamenti di parete di tutti gli edifici sono realizzati su un telaio in legno KVH con interposti 10 cm di coibente. Sul lato interno un pannello in OSB finito con cartongesso. Sul lato esterno un’orditura di listoni in legno lamellare Moretti Interholz forma la camera d’aria e supporta il manto finale in tavole di larice sagomate.
Piscina: l’edificio ad “L” si sviluppa su un solo piano. La maglia di pilastri irregolarmente distribuiti si ancora al cordolo di fondazione mediante piastre in acciaio inox che realizzano vincoli rigidi in entrambe le direzioni principali. Sulle teste dei pilastri poggiano le travi di falda di varia sezione che portano, in selle ricavate nel legno, l’orditura finale di correnti. La pannellatura verticale non concorre alla controventatura di parete mentre quella orizzontale irrigidisce il piano. La struttura ha resistenza al fuoco R60.
Beauty center: è il primo degli edifici a due piani realizzato. Anche in questo caso il sistema di pilastri è piuttosto irregolare. Ciò è dovuto al fatto che il progetto originale non prevedeva la struttura in legno e ci si è quindi dovuti adattare a schemi non dedicati. In questo caso la controventatura delle pareti è stata realizzata con diagonali d’acciaio nella direzione di piano, mentre per la direzione perpendicolare la stabilità rotazionale è ottenuta mediante vincolamento rigido al cordolo di fondazione con piastre in acciaio inox. La presenza di un vano ascensore in c.a. è stata sfruttata per irrigidire prevalentemente il fronte su cui si trova. Anche in questo caso la rigidità di piano è ottenuta mediante pannelli in fibra di legno ancorati su una doppia orditura di travi, mantovane e correnti convergenti sui pilastri. Le pannellature di parete non sono state considerate concorrenti all’irrigidimento, divenendo di fatto elementi ridondanti.

Telaio
Telaio strutturale dell’edificio ‘albergo’. Una teoria di montanti in legno lamellare Moretti Interholz, incastrati al piede mediante scarpe in acciaio inox, viene irrigidita dalle travi di piano, anch’esse in legno, e da elementi di controventatura in acciaio. La rigidità dei piani orizzontali viene raggiunta mediante l’applicazione di pannelli di particelle di legno inchiodati all’orditura secondaria. Il telaio così realizzato risulta staticamente indipendente e verrà tamponato per ottenere la corretta prestazione termo-acustica.

Tamponamento
La parete è realizzata per ottenere un equilibrio fra prestazioni termo acustiche ed esigenze estetiche. Partendo dall’interno troviamo un pannello in cartongesso che oltre a permettere di raggiungere il corretto grado di finitura, assicura la resistenza al fuoco degli elementi verticali, la cui intelaiatura leggera in acciaio permette la creazione di un vano per il passaggio degli impianti. Segue un primo diaframma in fibra di legno che isola il vano impianti e trattiene il successivo strato coibente, applicato entro una griglia di elementi in legno che fanno da supporto al rivestimento esterno e coronano le forometrie. Una listellatura verticale crea una camera d’aria con funzione ventilante, chiusa all’esterno da tavole sagomate in larice di colore bianco.