Renato e Andrea Zorio

Una chiesa per l’Abruzzo.

Progettazione architettonica e coordinamento alla progettazione
progettisti : arch. Renato Zorio, arch. Andrea Zorio
strutture in legno lamellare: Moretti Interholz
data inizio lavori : luglio 2010
data fine lavori : novembre 2010

Committente: Associazione Nazionale Alpini – Milano – via Marsala, 9


Un villaggio, una chiesa, il comune e la piazza sono un insieme di elementi che costituiscono il centro civico di un paese.
Siamo nel dicembre 2009, a Fossa. E’ terminata la prima fase post terremoto per consentire agli abitanti di uscire dalle tendopoli, dalle situazioni provvisorie e avere una soluzione definitiva e dignitosa in alloggi nuovi e urgenti.
Il villaggio si stava completando, il comune e la piazza sono già progettati ma la chiesa, era solo un rettangolo sulla planimetria in attesa di essere definito.
E la chiesa rappresenta per questa comunità un punto fondamentale. Cercando in internet si legge: “Benvenuti a  Fossa: luogo delle beatitudini”. Fossa è stata di recente ribattezzata come luogo delle beatitudini poiché in esso il culto della spiritualità risulta cardine di una cultura antica di millenni.
In un editoriale del giornale Chiesa Oggi , si legge: “… la chiesa è al centro della città, … l’industria della prefabbricazione ha raggiunto livelli di qualità comparabile con quelli dell’edilizia tradizionale. Assolegno, che riunisce anche i produttori di prefabbricati lignei, è in grado di garantire edifici duraturi e al top del rendimento energetico, …. inoltre in parallelo con la commozione generale che ha accompagnato gli eventi – drammatici e luttuosi – in Abruzzo, è riemerso ancora il dibattito sulla qualità delle chiese nuove. Anche questo pone in evidenza quanto il tema dell’architettura delle chiese è profondamente sentito da tutti”. />

I tempi e la burocrazia
La parte burocratica si rivela abbastanza veloce, tra il comune di Fossa con delibera n. 16 del 14.4.2010 e l’arcidiocesi dell’Aquila con nullaosta del 29.3.2010, per cui si procede all’assegnazione delle forniture per un programma delle prime consegne nel giugno 2010.
Tempi del programma :
tra metà e fine giugno: platea in cemento armato;
tra il 27 giugno e il 14 agosto : montaggio della navata centrale, copertura e pareti, montaggio navate laterali, oratorio, torre campanaria e cappotto esterno;
tra il 16 agosto e il 18 settembre predisposizione impianti;
tra il 20 settembre e metà ottobre: pareti interne di tamponamento e divisori;
27 novembre: giorno dell’inaugurazione ufficiale.

I lavori di costruzione diventano tracce evidenti
Iniziano i lavori di posa del prefabbricato in legno e si comincia ad intravvedere la sagoma con le arcate stile neogotico che caratterizzano la figura della navata principale, come una tenda tesa con piantone centrale sul sagrato.
La struttura cresce e si amplia; si sollecita l’installazione della copertura per il timore di danneggiare il legno della struttura e dei pannelli di tamponamento. Intanto comincia l’alternanza tra le pioggie e il vento, le giornate di sole che all’inizio avevano favorito i lavori si fanno sempre più preziose.
La vetrata di copertura di parte del presbiterio (detto occhio di Dio), sopra l’altare principale, non riesce a decollare tra la ditta dei serramenti e quella della copertura, per cui la pioggia scorre lungo le capriate di legno.
La struttura a costole, che ha costituito la fase iniziale del montaggio della navata principale, a poco a poco sta diventando un complesso con la cappella feriale, l’abitazione per il sacerdote e l’oratorio.

Il Contesto circostante
Tutto intorno all’edificio è stata prevista l’anima del paese con il municipio, lo studio sanitario, il supermercato ed il bar, che piano piano si formano con altre abitazioni in corso di ultimazione.
L’ufficio tecnico del comune ed i suoi professionisti hanno composto diversi inserimenti a rendering per una dimostrazione grafica del risultato finale.
Nel luglio 2009 la pianura che si presentava vuota e brulla, con un solo salone ad uso colorificio, dopo tre mesi dal 5 aprile e circa un anno e mezzo dal terremoto, si sta progressivamente trasformando nella nuova Fossa grazie ad un primo cittadino volitivo e amante del proprio paese e delle proprie origini.
La futura piazza è ancora ingombra da cumuli di materiali di scavo, staccionate di cantiere e scarpate, ma le strade sono già tracciate (alcune hanno già il nome come Beato Gnocchi, battaglione l’Aquila, ecc.) ed asfaltate con le opere dell’urbanizzazione primaria (collettori fognari, marciapiedi, illuminazione e parcheggi), mentre le ultime si stanno completando.

Lavori di urbanizzazione con l’aiuto degli alpini
Nel contempo, sempre nel frenetico fine ottobre/novembre, dopo quattro mesi dall’inizio delle fondazioni si fanno marciapiedi in porfido, canalizzazioni di scarico, impermeabilizzazione da parte degli alpini volontari.

Serramenti, impianti e qualche imprevisto
E’ il caso di aprire il capitolo dei serramenti da infilare tra i montanti in legno della struttura del tamponamento perimetrale. La difficoltà è quella di trovare una soluzione di posa tra paletti non equidistanti perchè la ditta non ha tenuto conto delle aperture previste.
Serramenti laterali, porte e navata principale sul sagrato, sono le operazioni di chiusura da fare urgentemente perché l’autunno abruzzese è paragonabile ad un inizio inverno per altre nostre regioni settentrionali; tra l’altro stanno per essere consegnati gli arredi interni e quindi diventa urgente avere le porte.
Gli impianti invece non hanno avuto ritardi, la ditta esecutrice ha mantenuto seriamente i programmi previsti consegnando la completezza delle opere.
Altri imprevisti si verificano una settimana prima dell’inaugurazione, quando nella vetrata di ingresso devono essere sostituiti due pannelli dei raggi perché hanno subito uno shock termico, per cui si deve rimandare la posa della croce a formelle.

Anche la scelta di chiamarla Chiesa San Lorenzo, quindi la scelta del santo a cui dedicarla, è stata un’impresa.

San Lorenzo, un’altra grande chiesa realizzata grazie all’importante contributo degli alpini d’Italia.