Un progetto di riqualificazione di un ex quartiere industriale di Vigevano
Progettato dall’architetto Gianmassimo Papiani, sull’area dove si trovavano la sede e lo stabilimento della RECORD Spa, in corso Pavia a Vigevano, il nuovo quartiere si propone come un’operazione di riqualificazione e di riuso del territorio urbano, nel quale si integra corentemente. Il Quartiere Record intende ospitare alcuni importanti servizi, come il Business Hotel, ma anche offrire un habitat ottimale, grazie ai rilevanti investimenti nella viabilità esterna e interna al comparto, nei grandi spazi attrezzati a parcheggi e verde, pubblico e privato, a tutti gli operatori del terziario pubblico e privato, agli operatori commerciali e ai professionisti alla ricerca di spazi adeguati allo sviluppo delle loro attività. La ricchezza dei servizi, compresi quelli commerciali, unita alla grande dotazione di parcheggi, di percorsi ciclabili e pedonali, di verde pubblico attrezzato e verde privato, rappresenta anche la cornice ideale per tutti coloro alla ricerca di una residenza che unisca il comfort ambientale a quello della propria casa.
Il progetto
Il Quartiere Record si sviluppa su un’area di 53.000 mq di estensione sulla quale verranno edificati, compreso il recupero dell’esistente edificio di pregio ex-riseria, 28.000 mq di Sul. Di questi, ben16.500 mq saranno destinati per le funzioni “produttive”, quali direzionalità pubblica e privata, uffici professionali, servizi, ricettività e commerciale, e 13.500 mq saranno destinati alla residenza. La parte privata dell’intervento si svilupperà su metà della superficie.
Il primo “record” consiste nel fatto che metà della superficie territoriale verrà dall’operatore ceduta al Comune per la realizzazione della nuova viabilità esterna al comparto e per la realizzazione della viabilità principale interna al comparto per raggiungere, anche con ciclabili e pedonali, le piazze pubbliche a verde e parcheggi, la cui costruzione sarà sempre a carico dell’operatore.
Al termine dell’intervento, alla città verrà ceduto, oltre alla riqualificazione del Naviglietto Saporiti, un rilevante patrimonio costituito da viabilità esterna, viabilità interna, piste ciclopedonali, posti auto pubblici e verde pubblico attrezzato. La parte privata dell’intervento sarà oltremodo vivibile in quanto potrà godere direttamente delle infrastrutture generali di quartiere ma poi, in via esclusiva, di ampi spazi a verde attrezzato pertinenziale, oltre naturalmente a una dotazione di box, di cui 97, in interrato, a servizio delle funzioni terziarie, ricettive e commerciali e160 a servizio delle residenze.
Il Quartiere Record avrà una struttura urbanistica policentrica: gli edifici e i grandi spazi pubblici saranno organizzati secondo un disegno unitario e, al tempo stesso, riconducibile a tre zone fortemente caratterizzate che si susseguiranno da nord a sud. La parte antistante corso Pavia rappresenta la porta d’ingresso del Quartiere. Dall’esistente edificio “ex-riseria”, conservato per le sue caratteristiche di pregio tipologiche e morfologiche e opportunamente valorizzato, si svilupperanno in senso ortogonale due nuovi edifici che andranno a formare e ad abbracciare una prima piazza pubblica adibita a parcheggio e a servizio delle funzioni direzionali e commerciali che saranno insediate. La parte centrale dell’area si svilupperà attorno a una seconda piazza, anch’essa adibita a parcheggio pubblico, sotto la quale verrà edificato un parcheggio privato a disposizione delle funzioni terziarie. La suddetta piazza rappresenterà la zona d’ingresso del Business Hotel e sulla quale si affacceranno anche gli edifici antistanti corso Pavia e il futuro Palazzo Uffici. La parte sud dell’area si svilupperà attorno a una grande piazza verde, attrezzata con vasche d’acqua, contornata da parcheggi pubblici. Lo spazio pubblico attrezzato sarà a servizio del Palazzo Uffici e della zona residenziale organizzata in parte per residenze speciali e in parte per residenze tradizionali, a loro volta circondate da grandi spazi verdi privati.
Tutte le zone saranno servite, ma non attraversate, dalla nuova viabilità di progetto e saranno interconnesse e collegate tra di loro da una viabilità interna fatta di strade carrabili, percorsi ciclabili e pedonali, sempre accompagnati dalla vegetazione arborea lungo tutti i percorsi. A una progettazione urbanistica unitaria corrisponderà una progettazione architettonica delle nuove volumetrie e dei grandi spazi pubblici riconducibile a un unico segno distintivo per esaltarne la sua identità e unitarietà. La morfologia degli edifici e la scelta dei materiali costruttivi esalteranno la qualità urbana dell’intervento e, al tempo stesso, risponderanno ad avanzati criteri di ecocompatibilità.