Edilizia antisismica: la ricerca Moretti Prefabbricati con l’Università di Brescia
Se in uno dei quartieri centrali di Tokio è stata realizzata la nuova clinica psichiatrica di otto piani fuori terra, completamente con strutture prefabbricate, vien da sè che la prefabbricazione offre solide garanzie in termini di antisismica. Da diversi anni la ricerca applicata ha fatto grandi passi in tal senso.
Anche in Italia la ricerca antisismica è un obiettivo raggiunto per i produttori di prefabbricati più consapevoli. Dalla collaborazione tra la Moretti Spa e l’Università di Brescia, è stato progettato, realizzato e utilizzato con successo il giunto sismico (“shock transmitter”). Applicato agli edifici prefabbricati, questo dispositivo è concepito per consentire alla struttura di incassare le deformazioni che si manifestano lentamente nel tempo, senza opporre resistenze considerevoli (rigidezza praticamente nulla), permettendo al contempo alla struttura di incassare, reagendo come ritegni rigidi, le forze derivanti dalle azioni dinamiche e impulsive sismiche di progetto. Gli accoppiatori (“shock transmitter”) utilizzati da Moretti risultano quindi perfettamente adatti in strutture antisismiche multipiano, laddove dimensioni elevate della pianta dell’edificio richiedono necessariamente la presenza di giunti di dilatazione termica, in corrispondenza dei quali, nelle strutture ordinarie, subentrerebbe il problema del martellamento fra porzioni indipendenti della struttura. Gli shock transmitter in questione consistono in un cilindro di acciaio riempito di fluido siliconico e diviso in due camere da un pistone. Il pistone contiene delle valvole (dei fori applicati al pistone) che consentono al fluido di passare da una camera all’altra a seconda dei movimenti del pistone. Il dispositivo è collegato alle strutture con dei nodi sferici trasmettendo così le forze da un elemento strutturale ad un altro. Unitamente a questi elementi di collegamento, che agiscono in direzione assiale opponendo forze di compressione e trazione, vengono predisposti, a cavallo del taglio realizzato nel getto strutturale di completamento, degli elementi prefabbricati dei connettori metallici in grado di trasmettere le forze di taglio. Questi connettori vengono annegati nel getto da un lato, mentre dall’altro lato sono guainati, in modo da poter scorrere assialmente e non impedire le deformazioni lente della struttura.
“Costruire bene deve diventare un’etica del lavoro diffusa ovunque, dai grandi ai piccoli costruttori”. Attraverso le parole del suo presidente, Vittorio Moretti, la Moretti Industria delle Costruzioni si fa portavoce di una consapevolezza diffusa nel comparto edile, eppure ancora troppo poco conosciuta dai tecnici che indirizzano le scelte della committenza.
Testimonianze concrete del giunto sismico “shock transmitter”possiamo riscontrarle nelle strutture del nuovo Ospedale di Bergamo, nel complesso Futura di Brescia e nel centro commerciale Nave de Vero di Marghera.
N° 16 giunti nel Complesso Futura di Brescia nel 2006
“FORMA E STRUTTURA – soluzioni innovative di progettazione e aspetti normativi in zona sismica”
Già nel 2004 Moretti Industria delle Costruzioni aveva organizzato un convegno dal titolo “FORMA E STRUTTURA – soluzioni innovative di progettazione e aspetti normativi in zona sismica”. Nel futuro l’impegno assunto da costruttori consapevoli nel sensibilizzare opinione pubblica, istituzioni, associazioni di categoria e imprenditori del settore potrà evitare che i crolli causati da terremoti non possano e non debbano più accadere.