Auditorium Parco della Musica e della Cultura di Firenze

Progettazione Architettonica e
Coordinamento generale alla progettazione

Progettisti capogruppo: Prof. Arch. Maria Laura Arlotti, Prof. Arch. Michele Beccu, Prof. Arch. Paolo Desideri, Prof. Arch. Filippo Raimondo
Data di inizio lavori 2009
Data di fine lavori 2011


L’ intervento è chiamato a dare risposta a un programma funzionale e simbolico complesso, applicato a una parte della città, finora marginale, chiamata oggi ad ospitare importanti e prestigiose istituzioni pubbliche. L’area in cui è prevista la costruzione del “Nuovo Auditorium”, posta lungo la linea di faglia che separa la Firenze verde da quella di pietra, gioca infatti un delicato ruolo di integrazione tra le diverse parti della città.

LE SALE
La realizzazione di un nuovo teatro lirico dotato degli apparati scenotecnici più innovativi e la dotazione di un moderno ed efficiente auditorium costituisce per la città di Firenze, la premessa indispensabile per appartenere al circuito musicale internazionale della musica colta, sia dell’esecuzione musicale della musica classica e contemporanea nel quale l’Italia vanta storicamente un primato indiscusso. La forma delle sale è concepita, come in uno strumento musicale, nell’obiettivo di assicurare la migliore risposta acustica.

IL TEATRO LIRICO
La grande sala da 1800 posti è contenuta all’interno di un volume stereometrico inclinato inserito all’interno del piano inclinato ascendente.
La forma adottata è a “ferro di cavallo”, tradizionale ma innovativa nelle sue condizioni di disegno, è contenuta tra le due fasce distributive perimetrali di scale e rampe, che assicurano il funzionamento della macchina distributiva e contribuiscono allo stacco dalle pareti dell’involucro per una migliore resa acustica.Una complessità che trova forse nella figura della sala il punto più evidente di raccordo tra creazione formale e risposta prestazionale. Come in uno strumento musicale il percorso creativo della forma è qui tutto dispiegato per assicurare la migliore risposta acustica ( e visiva) possibile.
La distribuzione della Sala prevede un’ampia platea direttamente accessibile dal foyer e un solo ordine di galleria accessibile dal sistema di distribuzione laterale alla sala. Nel due porzioni laterali ottenute dalla prosecuzione del piano della galleria verso il palco sono collocati i palchetti, serviti da piccoli spazi retrostanti destinati all’accoglienza degli ospiti.
Il palco, conforme per forma e dimensione agli standard internazionali, è studiato per ospitare al centro dello spazio scenico la rappresentazione e nelle due tasche laterali fino a due allestimenti pronti per essere movimentati durante gli intervalli. La movimentazione delle scene avviene orizzontalmente attraverso l’uso di piattaforme mobili montate si carrelli.
Altro aspetto unico del nuovo Teatro Lirico di Firenze è dato dalla flessibilità dimensionale del palco in grado di ospitare rappresentazioni teatrali con profondità di scena doppia rispetto alle dimensioni consentite dai tradizionali teatri italiani ed europei.

L’AUDITORIUM
La Sala da 1100 posti è caratterizzata da una grande flessibilità d’uso. Prevalentemente destinata alla musica concertistica, il palco può ospitare fino a 115 musicisti e 100 coristi, nonchè essere facilmente adattato per le rappresentazioni teatrali. il palco di fatto può assumere, una configurazione di tipo tradizionale rispetto alla posizione della platea o una posizione centrale, del tipo Teatro Globale, per le rappresentazioni sperimentali. La platea unica ed i settori laterali al palco permettono attraverso veloci apparati scenotecnici di variare la capienza della sala da 1100 a 500 spettattori, restituendo alla Fondazione Maggio Fiorentino uno strumento in grado di articolare al meglio le proposte teatrali ottimizzandone la gestione. I rivestimenti interni saranno realizzati, nella migliore tradizione concertistica, in legno e con speciali tende acustiche capaci di ottimizzare l’ acustica ad ogni differente configurazione e utilizzo della sala.

LA CAVEA
La Cavea capace di contenere più di 2000 spettatori. è posizionata in copertura del teatro ad integrazione e conclusione dell’esteso sistema di piazze, terrazze e belvedere. La sua fruibilità, pertanto, non è relegata alla sola temporalità degli spettacoli, ma è estesa all’intero arco della giornata, delle stagioni e dell’anno. Le sue gradinate di “pietra” sono concepite come veri e propri “salotti urbani” alternati a porzioni trattate a piccolo giardino, offerti all’uso continuo e libero del pubblico. La contigua presenza del complesso bar-caffeteria-ristorante, ne supporta la funzione di struttura adatta alla vita en plein air.
La localizzazione della Cavea ai piedi del grande volume della torre delle scene, inoltre, assicura funzionalità aggiuntiva alla struttura che potrà trovare, nella grande parete soprastante, un ampia superficie per proiezioni, in grado di supportare al meglio qualsiasi grande evento spettacolare.

LE SETTE NOTE
Sulla piazza dell’Auditorium si stagliano, perfettamente allineati, sette grandi vetri, tre metri per tre, che fuoriescono dal suolo. Il numero dei vetri è l’unico richiamo alla scala musicale. In ognuno di loro c’è una forma di colore che si libra nel vuoto. Si tratta di pigmento compresso, e si alternano tre colori: un’ocra limone, un rosso pozzuoli, una terra verde di Nicosia. Sono terre naturali, le stesse terre che usavano i maestri della nostra tradizione per gli affreschi. La distanza tra ogni vetro sarà di due metri: il pubblico potrà passeggiare tra l’uno e l’altro, entrando nello spazio della scultura e in qualche modo facendone parte.

Case study curata dalla redazione di Tracce.