FAI e architettura in Via Campari

Durante le giornate del FAI
Le Residenze di Via Campari aprono le porte al pubblico

L’architettura contribuisce al grande appuntamento di primavera promosso dal FAI per vivere l’esperienza di tante storie che raccontano la grande cultura del nostro Paese.

Quale migliore occasione per visitare un luogo simbolo della storia d’Italia come l’area Campari, icona dell’aperitivo made in Italy in tutto il mondo.

E proprio nell’area nord di Milano, dunque, a Sesto San Giovanni, sarà possibile visitare la prima testimonianza di riqualificazione di una ex area industriale. La sfida, affidata alla matita degli architetti Mario Botta e Giancarlo Marzorati, è stata voluta e promossa dal Gruppo Moretti Industria delle Costruzioni.

Sulla scia di una tendenza, che ha caratterizzato le più grandi città europee, anche Milano, capitale italiana della moda, dell’industria e del design non rimane immune al fascino dell’architettura d’autore.

Il progetto architettonico si è sviluppato nell’ottica di recuperare un’area produttiva dimessa riconvertita a funzioni residenziali e di terziario. A fianco dell’head quarter della Campari che ha integrato lo stabile storico, sorgono le Residenze di via Campari. Uno sviluppo architettonico su quattro torri dedicate a quattro grandi personalità, Depero, Dudovich, Nespolo e Cappiello che hanno saputo dar vita ad un vincente connubio tra arte e comunicazione, parte integrante della cultura immaginifica del ‘900 che tutt’ora rimane legato all’identità di questo luogo.

Schizzo originale di Mario Botta per l’area Campari

L’intervento dell’uomo plasma l’ambiente in cui vive e di cui si circonda

Le architetture producono un effetto sulla sua sfera cognitiva e affettiva- ci racconta Tiziano Bertazzoni responsabile di Moretti Real Estate – contribuendo a determinarne la qualità di vita e il sentimento di legame con i luoghi. In linea con questo approccio Le Residenze di Via Campari sono state pensate e sviluppate secondo un pensiero progettuale che pone al centro l’uomo e il suo bisogno di qualità del vivere”.

In una recente intervista a proposito del ruolo dell’architettura, Botta sostiene come: “uno degli aspetti più importanti è il messaggio insito nell’architettura, la relazione che si stabilisce con il contesto. Le Residenze di Via Campari esprimono un’identità forte, dove si è lavorato sull’immagine totemica. È importante che l’architettura riprenda un volto, un’immagine, che recuperi la capacità iconica di trasmettere emozioni”.

Durante le giornate del FAI Le Residenze di Via Campari saranno aperte a tutti coloro che vorranno vedere e conoscere questa sorta di dialogo equilibrato tra stili ed epoche, che si traduce in un’architettura sintetica ispirata alle avanguardie futuriste di cui Milano è stata centro e protagonista indiscussa.

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Le Residenze di Via Campari