“Sento l’energia dentro di me, è una cosa viva, sento che devo progettare”. Capita raramente che qualcuno riesca ad esprimere con tale essenziale chiarezza la propria personalità. Beppe Riboli lo fa, utilizzando le pagine del suo diario interattivo. Pluripremiato progettista di locali dedicati all’intrattenimento, al divertimento e al mondo della notte, Riboli ritrova nella proiezione esterna della sua immaginazione, la definizione della propria identità. Lo dimostrano i progetti e dove li crea. Situata in un edificio barocco del XVII secolo nel centro di Crema, la bottega del designer è una vera e propria scatola di idee ed originalità. Alle pareti poster ed elaborazioni grafiche di ogni genere, sui tavoli da lavoro plastici di progetti realizzati o ancora in fase embrionale. In questo edificio, oltre a Riboli, lavorano scenografi, grafici, artisti. Negli ultimi anni lo Studio si è applicato con sorprendente versatilità in tutti i campi dell’architettura, con progetti sempre molto incisivi e creativi, firmando case unifamiliari, hotel, scuole, villaggi turistici, fashion store, interni, centri commerciali, con una visione sempre molto personale del progetto, basata sulla ricerca di originali concept architettonici.
Creatività e versatilità sono le costanti del lavoro di Beppe Riboli. Dalle discoteche, ai disco bar, dalle scuole agli hotel, ogni progetto per Riboli è, come lui stesso ci dice, “un mondo a sé, una ricerca dell’idea che non è mai uguale a sé stessa e che ha, come unico obiettivo, stimolare l’emotività. La vera emozione è vedere l’emozione degli altri”.
Il suo temperamento è quasi una logica sinergia tra le sue creazioni ed i “non luoghi” del divertimento. L’atmosfera è il minimo comune denominatore tra la sua indole ed i suoi progetti, un “equilibrio tra i volumi e gli spazi, tra i pieni e i vuoti” della scena contemporanea sia all’interno che all’esterno delle persone.
La sua forte personalità lo inserisce a buon diritto nella lista degli innovatori. La sua professione è dare un carattere inedito all’architettura di spazi solo apparentemente effimeri, quasi scenografici. Ogni locale ha lo scopo di accogliere come un ventre materno, i figli della notte e di farli fluttuare in una dimensione alternativa a quella della quotidianità. E’ ancora lui che ci ricorda: “Il mondo notturno è una straordinaria officina di creatività: l’arte del travestirsi che si propone tra le mura dei locali, mi ha sempre affascinato, mi hanno sempre attratto i luoghi in cui poter essere o fingere di essere qualcos’altro. Io arrivo da questo mondo, e ne sono felice. Il mio lavoro è avere idee”. Da questo punto di vista Riboli è davvero un vulcano in continuo fermento. Tantissimi progetti in corso ed una capacità creativa che non conosce battute d’arresto, questa, in sostanza, la chiave del successo di un vero e proprio bohemièn dell’architettura contemporanea, “la cosa pazzesca”, afferma, “è la facilità e la velocità con cui affronto tutti i progetti. Penso sia così perché arrivo da un mondo dove la velocità delle idee e l’emozionare, sono fondamentali ed indispensabili”.
Fish & Cheese, fashion disco club
Significativa sintesi della sua filosofia e creatività è, ad esempio, il lavoro progettuale per Fish & Cheese, locale notturno che esprime in modo prorompente come il progetto sa diventare materia viva e vitale di impatto visivo e coinvolgimento emozionale a tutto tondo. Un vero e proprio contenitore di emozioni, a partire dagli esterni per giungere fino agli arredi e ai sistemi di intrattenimento multimediale. Con il Fish&Cheese Riboli conferma il suo amore per la cosiddetta “architettura visionaria”, del quale è stato interprete d’eccezione anche grazie ad un circuito di lezioni e incontri, con videoproiezioni, diaproiezioni, citazioni in versi e lettura di progetti, portato negli anni scorsi in giro per l’Italia.
Articolo a cura di Eva Bianchi