Studio Martinelli e Rossi, Mendrisio

Lo stabilimento farmaceutico Sintetica a Mendrisio è un progetto architettonico dello studio Martinelli  e  Rossi che s’inserisce su un’area d’interesse industriale e commerciale, sul confine tra i recenti “mall center”  e la chiesa romanica di San Martino. Il progetto è stato realizzato con struttura portante in calcestruzzo armato di Moretti Prefabbricati.

Sintetica a Mendrisio è un’azienda che formula farmaci usati nella terapia del dolore sottoforma di iniettabili (antidolorifici, anestetici, e altro…).
Si tratta di un progetto in più fasi, la prima delle quali è stata conclusa nel 2011 e l’ultima lo sarà forse nel 2021, ossia nel centenario della sua fondazione.
Si tratta della prima industria farmaceutica ticinese che risale al 1921 e che in passato ha coinvolto diversi architetti anche importanti quali Alberto Camenzind che realizzò la sede di Chiasso nel 1947 (tutt’ora esistente), Mario Botta che progettò il grande comparto di Mendrisio negli anni ’80 quando l’azienda stava per essere assorbita da una multinazionale (Bracco), e che poi finì in nulla; fino al progetto di ampliamento dell’arch Paolo Zürcher degli anni 90, e che instaurò un rapporto di continuità con l’architettura della vecchia sede chiassese del Camenzind.

Stabilimento Sintetica, Mendrisio: DESCRIZIONE

L’edificio si trova su un’area industriale stravolta dai recenti centri commerciali che a loro volta hanno provocato ulteriori stravolgimenti viari, e che a breve produrranno un nuovo svincolo autostradale e una nuova porta d’accesso all’area commerciale e industriale da nord, e anche una nuova piccola stazione ferroviaria TILO e un park&Ride proprio adiacenti Sintetica.
Il progetto ha ancorato il nuovo intervento da un lato al torrente Morea e dall’altro alla linea ferroviaria considerandoli direttrici del nuovo impianto a “forbice” che produrrà due corti aperte: una per l’ingresso visitatori, e una per le attività logistiche del magazzino.
La prima fase ha previsto il mantenimento del vecchio stabile con il quale abbiamo riproposto un rapporto di continuità formale che possa riassorbirne la memoria secondo una modalità già messa in pratica dal nostro predecessore nei confronti del progetto di Camenzind.
E attraverso Camenzind siamo risaliti all’esperienza di Salvisberg che fu l’architetto de La Roche; e anche al prototipo di produzione farmaceutica affinato da Jean Tschumi che fu l’architetto della Sandoz. Il progetto è stato di fatto anche un’occasione di ricerca e approfondimento di logiche compositive di una tipologia edilizia che ha radici relativamente recenti.
Tornando alla prima fase del nostro edificio, si riconosce il quartier generale in testa e una coda che contiene differenti linee di produzione farmaceutica, una sorta di locomotiva inserita parallelamente alla linea ferroviaria e che “metaforicamente” si modificherà da treno merci a treno passeggeri con la seconda fase in quanto il raddoppio della coda offrirà un fronte vetrato e uno spazio in doppia altezza che concluderà il percorso visitatori perimetrale all’edificio.
Le sale e gli uffici posti nella testa sfruttano l’orientamento est-ovest e le viste migliori a nord, viste e orientamento che saranno garantiti anche a seguito degli sviluppi urbanistici imminenti. Tutti gli uffici e le salette centrali sono state concepite con pareti di separazione molto trasparenti per scelte sempre condivise con la dirigenza. Una sala riunioni principali all’ultimo piano adiacente a una nuova caffetteria centralizzata che affacciano su una terrazza esterna rispettano le esigenze di garantire un ambiente di lavoro accogliente e partecipato.
Nella coda dell’edificio sono state collocate tutte le future aree produttive da riempire piano per piano con investimenti liberati nel tempo, grandi spazi flessibili già progettati per diverse ipotesi produttive, e supportate dalle grandi aree in copertura per gli sviluppi conseguenti degli impianti dedicati alle linee produttive, con dorsali e circuiti di distribuzione principali già pianificati.
Una macchina relativamente complessa in continuo sviluppo o…movimento.

Stabilimento Sintetica, Mendrisio: CREDITI

PROGETTO: Studio di architettura Martinelli  e  Rossi  di Mendrisio
Il progetto è stato realizzato con struttura portante in calcestruzzo armato di Moretti Prefabbricati.