Il concorso InstantHouse 2012 Social Club, aveva come obiettivo la costruzione di una piccola struttura con valenza di servizio da utilizzare sui percorsi di Expo 2015. Il Recinto Rurale a MADE expo 2012 ha rappresentato anche un’attività di sperimentazione di tre giovani architetti e aziende produttrici. La realizzazione in legno lamellare è stata costruita da Moretti Interholz.
Il tema centrale della proposta del concorso, ovvero la rete di servizi situati lungo il sistema delle Vie d’Acqua prospettate dal progetto EXPO 2015, ha trovato nel Recinto Rurale dell’architetto Fiscaletti la risposta più funzionale alla richiesta di una piccola struttura idonea a mettere in comunicazione gli spazi dell’abitare intorno ai parchi. Un elemento di completamento o integrazione agli interventi di housing sociale già esistenti o di futura realizzazione che si inseriscono nella condizione temporanea e ‘liquida’ dello scenario urbano contemporaneo. Recinto Rurale si offre come una nuova piazza dei quartieri circostanti, per poter accogliere e far incontrare le persone proponendo opportunità di partecipazione attiva e di protagonismo, scambio e contaminazione tra generazioni e culture diverse. Il progetto è stato scelto per l’attenzione e la chiarezza con cui sono espresse le proprietà dello spazio pubblico dell’edificio. In particolare, il ruolo del vuoto ‘tridimensionale’ come spazio aperto interno può essere inteso come una piazza introversa che diviene il luogo attrattivo che sostiene, anche per la sua scala, tutta la composizione.
Descrizione dell’opera
Tutto il progetto ruota attorno a un punto fisso, un nucleo che definisce ogni cosa, un cardine a cui tutto è rivolto e viceversa cui esso si rivolge: dalle stanze, agli ingressi fino alla natura. Questo cuore è stato chiamato “piazza” non per la sua conformazione architettonica, ma perché è il luogo in cui si svolge la vita sociale. Per far ciò si è creato un semplice quadrato di circa 12 metri per 12 metri che esprime tutta la sua forza nella semplicità della forma e nell’onestà strutturale.
La spazialità è espressa con la struttura intelaiata di legno lamellare in vista, che dona allo spazio una complessità materiale. Il quadrato elevandosi diventa quasi un cubo che avvolge il visitatore. L’ingresso al padiglione avviene da una apertura, posta al centro della piazza, che con la sua conformazione segna la soglia tra l’interno e l’esterno. Ma una volta che il visitatore oltrepassa questa soglia si rende conto che non è ancora all’interno vero e proprio del padiglione. Infatti il nucleo è uno spazio di mediazione aperto verso il cielo, in cui la natura, che è rimasta fisicamente all’esterno, è una presenza dominante. Le lamelle di legno, che sono montate alla struttura portante, creano un filtro con l’esterno e proteggendo dall’irraggiamento solare costruiscono un sicuro recinto, facile da chiudere nella sua unica apertura non avendo vetrate e porte che danno direttamente con l’esterno. Questi elementi permettono però di far entrare la natura. La piazza è uno spazio di incontro in cui è possibile svolgere una molteplicità di funzioni. Sono degli elementi che si agganciano alla struttura portante semplicemente omettendo una o più porzioni di lamelle in legno. I volumi sono costruiti con il sistema della facciata e del tetto ventilato, che attraverso una camera di ventilazione permettono il raffrescamento delle pareti e quindi il mantenimento di un ottimo comfort all’interno delle stanze. Le pareti si completano con l’inserimento di isolanti che contrastano il fenomeno della dispersione termica. Le vetrate che si affacciano nella piazza sono protette dalle lamelle in legno lamellare che sono disposte al di sopra di loro. Per la costruzione dell’edificio in un parco, è fondamentale utilizzare sistemi poco invasivi e distruttivi nei confronti dell’ambiente. Per questo si è utilizzato un sistema che semplicemente si appoggi al terreno senza andare a eseguire inutili colate di cemento. Il sistema consiste nell’effettuare una raschiatura superficiale di terreno di circa 20,25 centimetri per poi appoggiare ad esso delle piastre di acciaio per la distribuzione dei carichi e per collegare tutti gli appoggi. Al di sopra della piastra vengono montati dei basamenti telescopici, per compensare i dislivelli del terreno ed eventuali cedimenti differenziati, con cerniere sferiche in acciaio su cui viene infine appoggiata la struttura portante in legno lamellare.
Gli elementi principali del progetto di architettura sono tre: sala polifunzionale, servizi con magazzino, cucina.
Essi hanno una forma simile tra di loro e sono costituiti da pannelli in legno bianco con il tetto ad una falda che, insieme al resto della struttura, ricordano i ricoveri delle cascine rurali
La sala principale più importante è quella polifunzionale.
All’interno di essa si svolgono tutte le funzioni del padiglione. In un unico spazio coesistono diversi utilizzi per cui la sua forma ed allestimento sono stati studiati per rispondere al meglio alla flessibilità. Una grande vetrata collega la sala visivamente alla piazza e, aprendola, si collega anche fisicamente unendo i due spazi per farli interagire diventando un tutt’uno. All’interno sono incassati nella parete longitudinale i mobili che possono servire all’utilizzo della sala per la residenza temporanea: letti, comodini ed armadi. Con una semplice operazione i letti possono ruotare e calarsi sul pavimento per entrare a far parte dell’arredamento. Una volta richiusi, lo spazio si riapre ad ogni necessità; e per usufruire di altre funzioni sono indispensabili altri mobili come tavoli e sedie che sono stati posizionati all’interno del magazzino per essere presi e spostati ogni qualvolta che ci sia l’esigenza.
L’ultima parte del padiglione è costituito dal blocco servizi .
Il magazzino può sembrare un oggetto di risulta, invece è un elemento indispensabile per la corretta fruizione dell’edificio, perché per svolgere molteplici funzioni in poco spazio è necessario stoccare utensili ed attrezzi.
Sopra la copertura del magazzino è stata posta una piccola gradinata che aumenta l’offerta funzionale del padiglione, in cui sarà possibile organizzare conferenze, spettacoli teatrali e musicali.
Questi tre elementi possono aggregarsi alla piazza conformando organismi diversi e andando incontro anche a differenti esigenze di superfici, andando a implementarsi anche a distanza di tempo diversificando la situazione iniziale.