Il ponte Tschapit si modella sulla tipica costruzione di legno alpino e marca il passaggio tra l’ambiente alpino incontaminato e le baite turistiche del Parco Naturale dello Sciliar.
Dopo che il vecchio ponte del Parco naturale dello Schlern è stato più volte danneggiato dalle piene del torrente, la comunità di Castelrotto ha deciso di edificarne uno nuovo da tendere sui 20 metri di vuoto. Gli studenti di architettura dell’Università di Innsbruck hanno progettato e costruito un ponte utilizzando solo due materiali, tronchi di larice di sezione tonda e acciaio per gli elementi di connessione. La struttura è composta da due archi formati con pali tangenziali e collegati tra di loro con travi trasversali.
La costruzione si limita all’utilizzo di due materiali: la struttura portante è composta da legno tondo di larice, resistente a tutte le condizioni atmosferiche e gli elementi allacciativi sono di acciaio. Tronchi d’albero sistemati in maniera tangenziale formano due archi paralleli che sono collegati con travi. La ringhiera è costituita da cavi zincati d’acciaio disposti a raggiera.
L’uso di legno locale non trattato trasmette alla struttura caratteristiche naturali che si inseriscono in modo sensibile nell’ambiente alpino che la circonda.
I dettagli sono semplici e chiari e la costruzione è ridotta ai minimi necessari. Tutto ciò conferisce al ponte, nonostante il materiale grezzo, la sua leggerezza.
Committente: comune di Castelrotto
Luogo: Parco naturale dello Sciliar (BZ)
Tipologia: ponte pedonale
Progetto: Monovolume architecture+design
(http://www.monovolume.cc)
http://www.facebook.com/pages/monovolume-architecture-design/214266531924975)
Architetti Patrik Pedò e Juri Pobitzer
Data realizzazione 2000
Campata: 28 m
Costi di costruzione: € 29.600
Premi:
Detailpreis 2005
International LIGNAplus award 2001
Wa Awards1st Cycle, September 2008