Una ristrutturazione di pregio e nuovi edifici armonicamente inseriti nell’ambiente agreste della Franciacorta
Dal punto di vista concettuale L’Albereta nasce dalla volontà di ristrutturare una delle dimore storiche e delle aree ambientali più interessanti della Franciacorta. Aspettative concretizzate in progetto creativo dall’architetto Savin Couëlle e dallo studio di progettazione Moretti Spa, un vero e proprio specialista nel recupero di dimore che possiedono una forte identità assimilabile al territorio in cui sono situate. Nel caso de L’Albereta Couëlle propone un’architettura originale senza rinunciare a fondere elementi liberty, art decò e modernisti, tipici delle ville sorte all’inizio del XX Secolo in questa zona della Lombardia e sulle sponde del lago d’Iseo.
Rispetto per l’esistente e tecniche cantieristiche innovative
Lo sviluppo del progetto ha comportato la ristrutturazione funzionale complessiva della dimora ottocentesca, tramite un intervento che ha restituito alla villa la sua originaria bellezza. A partire da questa struttura, l’area è stata interessata da nuove realizzazioni, con edifici diversificati nella funzione e coordinati nell’impatto architettonico, anche se è stata sempre lasciata piena libertà creativa nelle singole scelte destinate a dare una propria personalità ad ogni edificio. Sono così sorti il corpo detto “Torre del lago”, che si sviluppa su sette livelli, dal quale si accede all’edificio che ospita “L’Espace Vitalité” Henri Chenot. Il complesso L’Albereta è quindi ulteriormente cresciuto, aggiungendo nuovi ambienti, locali e strutture di servizio, sempre fra loro collegati e caratterizzati dalla capacità di mantenere un’identità unitaria, anche e soprattutto dal punto di vista dell’impatto ambientale oltre che architettonico. Rientra in questo impegno la scelta di ricavare strutture importanti come piscine e sale riunioni senza demolire l’esistente, ma operando con scavi e opere che hanno lasciato intatto l’involucro esterno creando all’interno realtà sorprendenti per ampiezza, raffinatezza e comfort.
Materiali diversi ed elementi prefabbricati, fra loro sapientemente integrati
Il lavoro compiuto dai tecnici di Moretti Contract, con la loro capacità di utilizzare efficacemente materiali diversificati in ragione degli ambienti nei quali si interviene è molto evidente in tutto il contesto de L’Albereta. Sono infatti molte le tipologie di materiali impiegati, dai più semplici come il mattone in cotto, fino ai più preziosi, come il marmo di Verona. L’apporto dello staff ingegneristico e di calcolo di Moretti Contract si è rivelato strategico nell’ottimizzazione complessiva di un intervento architettonicamente così eclettico e articolato, anche e soprattutto a livello di sistemi, materiali e necessità di coordinare il progetto esecutivo alle idee di un costante work in progress. Ogni sala ed ogni ambiente è caratterizzato da una particolare scelta costruttiva, fra cui spicca anche il ruolo del legno lamellare. Significativo anche l’utilizzo di elementi prefabbricati, in particolare sono stati impiegati elementi in calcestruzzo prefabbricato nei due corpi frutto dell’intervento di ampliamento più recente, vale a dire la Torre del lago e l’edificio che ospita l’espace Vitalité Henri Chenot. Le soluzioni adottate valorizzano gli ampi spazi, realizzando impatti visivi piacevolmente diversificati, riproponendo il fascino dello châlet, e subito dopo il neoclassico con colonne e capitelli, affiancati a trompe-l’oeil floreali e percorsi sempre fascinosi e mai banali. L’ispirazione è quella del concetto di esclusivo relais d’oltralpe rimodellato con un gusto innovativo. Un risultato frutto di una precisa programmazione di tutti gli elementi che formano il resort, comprese le stanze di servizio, le zone umide del centro benessere e tutte le infrastrutture.
Una dialettica architettonica fra interni ed esterni
Le molteplici stanze e ambienti de L’Albereta racchiudono diverse suggestioni tutte da scoprire, come una vera e propria galleria d’arte. Ogni spazio riserva piacevoli scoperte e occasioni di contemplazione. Le invenzioni preferite sono i giochi di luce sapientemente studiati e l’uso del colore con funzione armonica e terapeutica; anche in questo caso la modernità rivolge il proprio sguardo verso la tradizione, con principi che invogliano spontaneamente al relax e al riposo in certe stanze, o alla vivacità e alla partecipazione in altri. Gli esterni propongono un dialogo costante e gradevolissimo fra natura e cultura: in un giardino che unisce suggestioni inglesi e italiane, dove spiccano statue di artisti contemporanei poste lungo percorsi che riproducono cortili e corti medioevali. Tutto si integra nello sguardo dell’ospite e converge in un’Art de Vivre che L’Albereta interpreta e propone come identità fondante di un progetto preciso e pianificato, anche se apparentemente lasciato solo all’estro e alla fantasia.
L’Albereta è unica grazie anche all’apporto esperienziale di validi artigiani
L’Albereta deve la sua unicità anche all’apporto di validi artigiani, in particolare i cosiddetti “brusafer” specialisti del ferro battuto di antica tradizione bresciana, i quali hanno arricchito la dimora ed i giardini con delle originali creazioni: cancellate, vetrate, lampadari, complementi di arredo, dove domina il liberty e l’art nouveau, ma dove non manca modernismo e perfino rigore del romanico. Così nella realizzazione de L’Albereta, la dimensione architettonica e le tecniche costruttive, la sfera estetica del cromatismo e del contrasto, le realizzazioni degli artigiani e la capacità profonda di saper impiegare le strutture prefabbricate alle esigenze più complesse, tutto converge a modellare l’edificio in una tensione sintonica con il territorio e con la storia del paesaggio circostante.
Nella ristrutturazione de L’Albereta sono stati posti in sinergia vari modelli e tendenze, che spaziano dal revival dello stile gotico al floreale, fino all’espressionismo delle avanguardie. Il progetto è stato condotto e sviluppato interamente dallo staff di Moretti Contract, la realtà del Gruppo Moretti che si occupa di “general contractoror”.
Particolarmente interessante l’impiego di elementi prefabbricati, che hanno permesso di realizzare una solida struttura portante celata dentro un’architettura di pregio. Sono stati impiegati elementi in calcestruzzo prefabbricato nei due corpi frutto dell’intervento di ampliamento più recente de L’Albereta. Nel corpo detto “Torre del lago”, che si sviluppa su 7 livelli, di cui 5 fuori terra, sono state impiegate al livello “0” due grandi travi da 530 quintali ciascuna, che sostengono di fatto l’intera struttura.
Dalla Torre del lago si accede all’Espace Vitalité Henri Chenot, disposto su due livelli interrati. L’intero corpo che ospita l’Espace Vitalité è realizzato con elementi in calcestruzzo prefabbricato: i plinti, i pilastri rettangolari (40×60) e le travi (a T e ad L precompresse), sostengono tegoli “Dallone” (con altezza 40 cm) e i pannelli di tamponamento.
Molteplici e tutti interessanti gl interventi tecnico strutturali nei vari corpi che compongono L’Albereta.
Fra questi spiccano: la vecchia casa del custode, ora utilizzata come uffici, è stata collegata alla villa principale mediante portici in legno, sostenuti da colonne in pietra di Sarnico; il corpo rustico della cascina è stato riorganizzato a corpo con camere, mantenendo lo stile tipico delle cascine della zona franciarcortina, con portico e loggiato in legno; il corpo della villa è stato collegato ai corpi rustici vicini con la creazione di una sala ristorante realizzata con elementi in legno lamellare, sostenuto da colonne in pietra di Sarnico; sempre nel corpo della villa sono stati utilizzati serramenti in legno rivestiti dall’esterno in rame e smaltati a pennello dall’interno; nei bagni di ogni camera sono stati utilizzati diversi tipi di marmo, con lastre di grandi dimensioni; il pavimento del piano superiore del centro benessere è stato realizzato in resina colorata, con l’inserimento di disegni in foglia d’oro; anche le porte interne sono decorate con disegni in foglia d’oro; i soffitti della hall di ingresso sono stati ridisegnati con volte realizzate con rete nervometallica e intonaco, rifiniti con grassello di calce; i pavimenti presentano invece lastre di grande formato di pietra rosa e bordatura con listelli verde alpi.
Scheda tecnico strutturale Relais & chateaux L’albereta
Committente: L’Albereta
Anno di realizzazione: dal 1992 al 2003, in vari step
Progettazione architettonica: Savin Couëlle
Progettazione esecutiva: Ufficio progettazione Moretti Spa
Elementi prefabbricati: Moretti Prefabbricati
Elementi in legno lamellare: Moretti Interholz
Realizzazione esecutiva: Moretti Contract