Studio Valeria Tarantola

Recupero Palazzo Calderari, Lodi

Progetto realizzato da:
Studio Valeria Tarantola
via Daccò, 27
Rosate (MI)

Il recupero integrale del nobile palazzo Calderari, nei pressi di Lodi, ha stupito positivamente la stessa Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio della Lombardia e i responsabili del Parco Adda Sud, che hanno supervisionato i lavori e collaborato con lo studio Tarantola. Sorto sulle rovine di un antico castello affacciato sulle sponde rocciose del fiume Adda, il palazzo ha mantenuto il suo impianto originario di razionale geometricità militare, sviluppato però in una sobria estetica tardo rinascimentale, che ne fa uno dei più interessanti edifici nobili di campagna di questa zona della Lombardia. Acquisito dalla famiglia Calderari di Milano all’inizio del ‘600 come residenza per villeggiatura e feste di campagna, si presenta organizzato in due parti interdipendenti, nobile (a due piani) e di servizio (a tre piani), caratterizzate da forme precisamente squadrate, che si affacciano sui cortili a loggiato. La modularità domina l’intero impianto: sviluppo quadrato di metri 60×60 dell’edificio nel suo complesso, corte centrale di 35×35 e infine uno spettacolare salone delle feste di metri 13,70×11,20, oltre 5.000 m2 dell’edificio, sono impreziositi con dipinti a mezzo fresco realizzati in varie epoche. La parte di servizio è stata risanata e migliorata in sintonia con i più moderni principi di vivibilità residenziale, ottenendo appartamenti di prestigio. La parte nobile è stata totalmente recuperata al suo antico splendore, sia con interventi di consolidamento delle strutture nel massimo rispetto dell’architettura storica del palazzo, sia con il restauro dei dipinti a mezzo fresco. Significativo anche l’intervento di pavimentazione della corte centrale del palazzo; in fase di studio, sempre con la supervisione della Soprintendenza, il recupero della piazza antistante l’ingresso principale del palazzo, con realizzazione di parcheggio interrato al posto dei parcheggi attualmente a vista e un’architettura del verde che sapranno restituire la spettacolarità dell’impatto frontale dell’edificio.
L’intervento, diretto dall’Architetto Valeria Tarantola, quarantenne laureatasi giovanissima al Politecnico di Milano e rapidamente affermatasi per le sue capacità, rappresenta un esempio significativo di come una nuova generazione di professionisti stia emergendo non solo per la competenza e la passione con la quale affronta il proprio lavoro, ma anche per una notevole versatilità. Lo studio è infatti impegnato in molteplici settori, che vanno dagli edifici industriali al residenziale, al recupero di palazzi storici di pregio.